Intervista con Felix Köhler

21. marzo 2017

Felix Köhler ha iniziato a partecipare a gare ciclistiche già in giovane età. Dopo qualche tempo ha scoperto lo sport della corsa e da tre anni l’atleta tedesco di Bad Säcking appartiene all’élite del Duathlon. Felix Köhler ha vinto la serie di gare cablex Produathlon Point Races nel 2015 e anche nel 2016.

Felix, nel giro di due anni hai magistralmente scalato la vetta del duathlon; quali sono secondo te i punti più importanti che ti hanno permesso di ottenere tali splendidi risultati?

Sono del parere che l’idea “in due anni al top del duathlon” sia certo accattivante, ma non tiene conto che pratico sport di resistenza da ben 17 anni e, ad eccezione di qualche singolo anno, sempre a un livello molto elevato. È il costante allenamento praticato nel corso degli anni, e fortunatamente anche senza lesioni importanti, che mi ha permesso di raggiungere la vetta del duathlon abbastanza rapidamente.

La continuità è certamente un fattore importante per il successo. Per me personalmente è però molto più importante divertirmi e non costringermi a fare qualcosa che non mi va. Nel caso degli sport di resistenza sarebbe infatti del tutto deleterio.

Certamente bisogna anche avere tanta pazienza. Se si pazienta e non ci si lascia bloccare da momentanee difficoltà si coglieranno prima o poi i frutti del proprio lavoro.

Tu sei stato prima ciclista e poi corridore. Come consigli di unire questi due sport per essere più efficienti?

L’allenamento per il duathlon/triathlon è molto specifico. Le corse a lunga distanza e le lunghe uscite in bicicletta fanno ancora parte del mio allenamento. Per unire entrambi gli sport, occorrono allenamenti congiunti, che possono essere eseguiti in diverse varianti. È inoltre consigliabile praticare i due sport in diversi momenti della giornata. Si può fare ad esempio una corsa a intervalli, aggiungendo poi l’uscita in bicicletta come ristoro. Se poi si svolge un’altra attività professionale, considero inappropriata l’idea “fare molto serve a molto”. Bisogna piuttosto favorire la qualità rispetto alla quantità. Vi è infatti il rischio di aggiungere una o due ore in più solo per fare allenamento, dimenticando però il recupero, che è quasi più importante dell’esercizio stesso e non dovrebbe essere mai trascurato.

 

Puoi darci una panoramica di quanto ti alleni alla settimana, e in quale periodo dell’anno, praticando corsa/bicicletta, allenamento alternativo, pesistica e recupero?

Negli ultimi tre anni ho sperimentato varie combinazioni per individuare il migliore allenamento possibile. Dal momento che lavoro a tempo pieno, l’allenamento deve essere integrato nella mia vita quotidiana. All’inizio della stagione di allenamento (solitamente all’inizio di ottobre), prediligo allenamenti brevi e ad alta intensità. La maggior parte degli allenamenti ciclistici li svolgo pertanto sulla cyclette. Appena le giornate si allungano e si prospettano le prime competizioni a lunga distanza, aggiungo anche allenamenti più lunghi. In media percorro (dato attuale di metà marzo 2017) 380 km in bici e a 84 km di corsa alla settimana. Nel corso dell’anno la media aumenta un po’. Oltre ad esercizi per la stabilità del torso, non faccio allenamenti alternativi.

Nel duathlon l’alimentazione ha un ruolo importante, se non cruciale, a seconda della durata della gara. Come ti alimenti durante una corsa di 6-7 ore? Come fai durante una Produathlon Point Race?

Per quanto riguarda la distanza lunga del duathlon non ho ancora individuato il piano di alimentazione perfetto. Finora mi sono trovato bene bevendo in bici 0,5-0,7 l all’ora di liquidi a cui mescolo una polvere di carboidrati. Inoltre utilizzo dei gel e all’inizio della parte in bicicletta mangio sempre uno o due Snickers. Durante la seconda corsa finora ho bevuto solo acqua/Coca-Cola/Red Bull, ma devo ancora trovare la giusta quantità di energia. Nelle gare brevi come la Swiss Duathlon Series, di solito ho solo una borraccia e un gel in bicicletta, che però non ho mai consumato, ma in caso di emergenza è consigliabile averlo con sé. Poiché la gara dura più o meno un’ora, ed è quindi piuttosto breve, sono sufficienti le mie riserve naturali di energia. Circa 30-45 minuti prima della gara mangio di solito una barretta o un po’ di cioccolato.

 

 

Foto: ZVG