Intervista con Julia Bleasdale

Dopo una carriera di successo nella corsa su pista e nel cross country, la britannica Julia Bleasdale si è trasferita in Engadina ed è passata al trail running. Arrivata ottava ai Giochi olimpici 2012 sia sui 5000 che sui 10 000 metri, l’anno scorso ha vinto con enorme distacco la Swissalpine Irontrail T88.

Durante la tua carriera hai gareggiato nei grandi stadi del mondo di fronte a numerosi spettatori, come trail runner, invece, corri in località praticamente deserte. Qual è secondo te l’attrattiva del trail running?

Questa domanda mi viene posta frequentemente. Anche se sono cresciuta a Londra, una città con milioni di abitanti, i miei genitori, che avevano una grande passione per la montagna, mi hanno insegnato molto presto a muovermi all’aria aperta. Per me il trail running significa libertà e scoprire sempre qualcosa di nuovo. Mi piace sentire, vedere e percepire ogni volta qualcosa di diverso. Ogni corsa ha le sue caratteristiche e in un certo senso è un’avventura alla scoperta del mondo che mi dà gioia e mi fa sentire in armonia.

Tu non solo scali le montagne o cerchi i sentieri più belli, l’anno scorso hai disputato per la prima volta la Swissalpine Irontrail e te la sei subito aggiudicata. Quali sono, secondo te, i tre segreti del successo sportivo in generale?

  • Scioltezza e divertimento, perché ti aiutano a non bloccarti e ad ottenere le massime prestazioni.
  • Buona preparazione durante l’allenamento, che costituisce il fondamento per un buon feeling in gara.
  • Un’alimentazione corretta, poiché più è lunga la corsa, più importante è l’energia che viene fornita all’organismo.

 

 

 

Hai raggiunto due volte la finale ai Giochi olimpici nel tuo paese e ogni volta hai vinto un diploma. Cosa faresti diversamente, alla luce delle tue attuali conoscenze, nella carriera su pista e nel cross country?

Dopo il successo ai Giochi olimpici ero eccessivamente motivata e volevo troppo. Invece di rispettare i miei limiti, ho intensificato l’allenamento e a un certo punto ho subito una lesione, così mi sono persa i campionati europei di Zurigo. Guardando indietro affronterei il tutto in maniera più tranquilla e rispetterei meglio i miei tempi.

Quest’anno molti corridori amatoriali avranno sicuramente in programma la Swissalpine e altre gare di trail. Quali sono i tre consigli più importanti per la preparazione e la gara che ti sentiresti di dare?

Suggerimenti per la preparazione:

  1. Utilizza i cicli di allenamento per la preparazione alla gara: il corpo risponde bene a fasi di allenamento intenso seguite da una fase di recupero.
  2. Ascolta il tuo corpo: non aver paura di adeguare l’allenamento alle tue condizioni. A volte è importante essere ragionevoli per evitare malattie e infortuni.
  3. Ricordati di rispettare i tempi di tapering: specialmente sulle distanze lunghe si raccomanda di solito un tapering di 10-14 giorni per preparare il corpo alla gara!

Suggerimenti per la gara:

  1. Non lasciarti trasportare dall’adrenalina alla partenza, ma scegli il passo con astuzia e aumenta gradualmente durante la gara.
  2. Pensa a una strategia nutrizionale. Soprattutto nelle distanze lunghe è meglio stare attenti e seguire il motto: “Mangia prima di avere fame e bevi prima di avere sete”.
  3. Non dimenticarti di sciogliere lo sguardo e goderti la vista, lasciati ispirare dall’ambiente circostante e dal percorso per migliorare la performance.

 

 

 

Hai qualche segreto che ci puoi rivelare?

Concentrati verso il tuo intimo e ascolta il corpo! Molti atleti oggigiorno si focalizzano sugli ausili tecnici e sui numeri. Questo di solito causa sensazioni negative. Io ho notato che più lasciavo l’orologio da parte e ascoltavo le mie sensazioni, più mi divertivo e mi sentivo in armonia. Ciò ha favorito, in ultima analisi, i miei ulteriori progressi nell’allenamento.

Foto: ZVG