Passi da gigante delle donne nello sport

Sibylle Matter 14. maggio 2014

A metà del XX secolo molti sedicenti esperti pensavano ancora che le donne non dovessero fare sport, e ancor meno correre su lunghi percorsi, perché il loro corpo non era adatto. Le donne si sarebbero piuttosto dovute dedicare ai loro compiti naturali e risparmiare le forze per la maternità.

Sibylle Matter*, ex campionessa di triathlon e medico, ci ride sopra e dice: “Per fortuna le donne hanno dimostrato un bel po’ di tempo fa che sono in grado, tanto quanto gli uomini, di compiere imprese sportive straordinarie. Non c’è più praticamente alcuno sport che non possano praticare anche le donne”.

Maratonete alle Olimpiadi solo nel 1984     

E in effetti nel corso degli anni le donne hanno conquistato uno sport dopo l’altro. Solo pochissime discipline olimpiche sono ancora riservate esclusivamente agli uomini, ad esempio i 50 km di marcia oppure lo slittino doppio. Ma le donne hanno dovuto combattere strenuamente per i propri diritti sportivi, anche nella corsa. L’americana Katherine Switzer ha aperto la strada. Nel 1967 ha partecipato alla maratona di Boston, a cui si era iscritta semplicemente con il nome di K. Switzer, dato che a quei tempi la partecipazione delle donne era vietata. Il direttore della maratona si accorse della Switzer lungo il percorso e, in preda all'ira, cercò di allontanarla dalla strada con la forza. Un fotografo immortalò la scena, quelle immagini fecero il giro del mondo e alla fine permisero alle donne di partecipare alle maratone negli anni Settanta. La prima maratona femminile alle Olimpiadi si tenne nel 1984 a Los Angeles; in quell’occasione le donne parteciparono per la prima volta anche all’eptathlon e ai 400 metri a ostacoli. E al giorno d’oggi svariate maratone negli Stati Uniti vedono più donne che uomini tra i partecipanti.

5° posto per la corsa femminile

La corsa è molto amata anche dalle donne svizzere. Nel 2013 la Schweizer Frauenlauf con 13 748 partecipanti è stato il quinto evento sportivo in Svizzera nell’ambito della corsa e nel 2014 si terrà a Berna la 28a edizione. La scelta è tra percorsi da 5 e 10 chilometri.

Sibylle Matter conosce bene i vantaggi della corsa: “Allenandosi regolarmente alla corsa le donne – e ovviamente anche gli uomini – possono migliorare la propria forma fisica e contribuire in generale al proprio benessere, nonché prevenire possibili rischi per la salute quali il diabete, l’osteoporosi, il sovrappeso, l’infarto cardiaco o la depressione”. Sibylle Matter consiglia di fare almeno 2,5 ore di movimento alla settimana. “Idealmente l’esercizio fisico dovrebbe essere suddiviso tra 3-4 allenamenti di resistenza e 2 allenamenti muscolari. È il regime che consiglio anche per partecipare con successo a una corsa femminile. Non è necessario andare in palestra per l’allenamento muscolare, ci si può dedicare a quest’attività anche a casa con esercizi a peso corporeo, con tavole di equilibrio oppure fasce elastiche terapeutiche.”

Molte donne vedono una temporanea limitazione delle proprie performance durante le mestruazioni, che possono comportare disturbi prima o dopo. “Lo sport purtroppo in questo caso non aiuta”, commenta la specialista Sibylle Matter, “ma si può comunque cercare sollievo con preparati naturali a base di agnocasto. Se i disturbi sono molto forti, possono aiutare anche preparati ormonali quali la pillola anticoncezionale. La pillola permette inoltre alle atlete ambiziose di spostare il ciclo per pianificare meglio gli allenamenti o le gare”.

Rielaborazione redazionale: FIT for LIFE